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Una volta che acquistiamo e scegliamo una maschera da sub sicuramente dovremo considerare di utilizzarla in un certo modo, ma al tempo stesso occorre sempre fare una manutenzione precisa, sia per mantenere la maschera funzionale, ma anche per avere la massima resa una volta che siamo sott’acqua.

Di base occorre comunque prima di tutto testare se la maschera è adatta al nostro visto, infatti basterà tenere la maschera sul viso spingendo la gomma per farla aderire, nel momento in cui inspiriamo si lascerà la maschera per farla aderire. E’ bene controllare che la maschera soddisfi i propri requisiti di comfort, sopra labbra, naso e tempie. Ma se si percepisce un’ infiltrazione di aria mentre si respira, la maschera non è adatta al nostro viso. Una volta questo semplice test dovremo continuare le operazioni per assicurarci che non si creerà condensa

Il sintoamplificatore è un articolo che negli ultimi tempi ha riscosso un notevole successo, soprattutto grazie all’abitudine comune che si ha ormai di utilizzare svariati device. I suoi scopi primari sono sicuramente due, intuibili anche dal nome stesso, ossia l’amplificazione e la sintonizzazione. Per amplificazione si intende la funzionalità base di un qualsiasi amplificatore: la gestione quindi dell’ampiezza di un dato segnale, in questo caso specifico un segnale audio. La sintonizzazione invece è una funzionalità che è legata al sintonizzarsi con i segnali radio.

Diciamo che l’amplificatore ha come scopo ultimo solo quello di andare a modulare la potenza del segnale ricevuto, quindi aiuta concretamente gli altoparlanti a riprodurre un suono migliore e sicuramente più pulito, gestendo e riducendo anche le distorsioni sonore. Il sintoamplificatore è in grado invece di offrire un supporto migliore alle tecnologie Dolby Surround e digitali.

Gli occhiali 3D utilizzati per la visione passiva, che sono sostanzialmente anche chiamati occhiali Shutter, sono quelli che abbiamo trovato anche utilizzati nelle sale cinematografiche per vedere film e spettacoli in 3D. Infatti sono i modelli più semplici, il loro funzionamento è decisamente molto banale e quindi di conseguenza presentano anche dei costi effettivamente ridotti. Attraverso uno speciale tipo di vetro possono riuscire a filtrare due diverse immagini, il nostro cervello poi sostanzialmente andrà ad unire le immagini e ci consentirà di credere siano una sola immagine ma che presenta una data profondità ben espressa. In termini tecnici quindi questa immagine è comunemente chiamata visione stereoscopica passiva dato che consente di filtrare le onde luminose sia in senso verticale sia in senso orizzontale. Va detto e ricordato però che le immagini possono essere visualizzate al meglio qualora si mantenga costantemente